Generalità sui cordini di posizionamento EN 358 e cordini fissi 354

Cordini di posizionamento EN 358

cordinifissiQuando un operatore abbia raggiunto una postazione sopraelevata e debba poter soffermarsi per compiere operazioni con le mani libere, si può assicurare alla struttura tramite appositi cordini di lunghezza regolabile definiti “cordini di posizionamento”.

La lunghezza deve essere variabile per potersi adattare alla forma della struttura di sostegno (scala, traliccio, palo, tubo,
albero) ed il cordino deve essere regolato in modo che una eventuale caduta/scivolamento verso il basso non sia superiore a 0,50 m.
I cordini devono essere collegati ad entrambi gli anelli laterali di una “cintura di posizionamento sul lavoro” conforme ad EN-358.

Tale cintura può essere integrata in una imbracatura completa anticaduta conforme ad EN-361.
In pratica l’imbracatura ed il relativo dispositivo anticaduta, consentono di raggiungere la postazione di lavoro, mentre la cintura ed il cordino di posizionamento mantengono l’operatore in sicurezza senza che debba usare le mani per reggersi in equilibrio.

 

 

Cordini fissi EN 354

Tali cordini non sono dotati di assorbitore d’energia, quindi non sono utilizzabili per arrestare una caduta ma solo, eventualmente, per impedirla, sia quando vengano usati in situazione di “posizionamento sul lavoro”, sia quando vengano usati in situazione di “trattenuta”.
Si tenga presente che i cordini EN-354 hanno un carico rottura di 23 kN che è superiore al carico di rottura di un ancoraggio EN-795 A, quindi, in caso di necessità un cordino fisso EN-354 può essere passato attorno ad una struttura tubolare che non si riesce ad utilizzare con un normale moschettone e può divenire un punto d’ancoraggio sicuro (ponendo attenzione agli spigoli vivi che potrebbero rovinare la fune) per ogni tipo di DPI.